
La cavitazione medica come rimedio all’eccesso di peso
ATTENZIONE
Prima di pensare di fare un trattamento di cavitazione, consiglio di provare di perdere peso con una semplice dieta di 3 settimane visto che, una volta terminata la dieta, la cavitazione sarà molto più efficace.
È una dieta semplice ed i risultati evidenti. Vale la pena. Anche io l’ho fatta prima di passare alla cavitazione.
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Oggi come oggi, nella società in cui viviamo, il problema del sovrappeso, dei grassi da bruciare e dei chili in eccesso, si inizia a diffondere sempre più tra più persone, complici diverse cause e motivi scatenanti. Quali sono queste cause? Con ogni probabilità, quella che forse influisce in maniera maggiore (negativamente parlando, ovviamente), è dovuta proprio dalla società: che, complice anche la forte crisi economica e sociale che ha investito e falcidiato l’Europa intera, e di conseguenza anche il Belpaese, costringe sempre più individui a condurre una vita estremamente stressante ed in alcuni casi persino frustrante, i cui ritmi sono spesso intensi e frenetici, tali da non rendere il proprio benessere fisico e la propria salute come aspetti prioritari. Non a caso si sente sempre più spesso di individui stanchi dopo una dura giornata di studio o di lavoro, quest’ultimo peraltro non sempre soddisfacente, comportando quindi tutta una serie di stress che, talvolta, portano diversi individui ad ingrassare, ad accumulare chili, e quindi a danneggiare la propria integrità fisica.
D’altra parte, viviamo anche immersi in una società che, praticamente ogni giorno, ci bombarda di modelli quasi utopistici, come quelli ritratti negli spot pubblicitari in televisione o sulle riviste specializzate: corpi perfetti, fisici scultorei, tonici e rassodati. Chi è costretto, spesso suo malgrado, a sostenere i ritmi di vita di cui parlavamo poc’anzi, spesso non riesce a trovare il tempo materiale anche solo per pensare di potersi rimettere in forma, e così il suo stato fisico non soltanto non migliora, ma gradualmente, va addirittura a peggiorare.
Neanche a dirlo, tutti questi aspetti di cui abbiamo accennato poc’anzi sono, il più delle volte, patiti maggiormente dalle donne, vuoi perché più sensibili a certe tematiche, vuoi perché più soggette a vari problemi di natura fisica ed estetica, come la tanto detestata cellulite o l’ancor più detestata, se possibile, pelle con effetto a buccia d’arancia. Ecco perché, ogni giorno, sono tantissimi gli individui, specialmente tra l’universo femminile, che tentano di rimettersi in sesto e di migliorare il proprio fisico per ritornare in uno stato di benessere ottimo o quantomeno accettabile. E per riuscirci, e forse non c’è neppure bisogno di spiegarlo, i metodi migliori, quelli più efficaci e, certamente, consigliati anche da qualsiasi bravo medico, nutrizionista od esperto del settore, sono quelli naturali.
Per rimedi naturali, naturalmente, intendiamo una buona dieta, sana ed equilibrata, unita ovviamente ad un esercizio fisico che possa mantenersi sempre costante nel tempo. Tuttavia, sia la dieta, sia l’esercizio, pur essendo due risorse estremamente importanti, non sempre possono essere alla portata di chiunque: sia perché, da una parte non sono immediati, richiedendo una grandissima pazienza, una volontà di ferro e, naturalmente, un periodo di tempo alle volte anche estremamente lungo, durante il quale è facile cadere in facili tentazioni, correndo così il rischio di sentirsi sempre più frustrati in caso di mancato dimagrimento; e sia perché, come dicevamo prima, molte persone che sono in sovrappeso e che cercano di bruciare gli odiatissimi grassi in eccesso, molto spesso sono costrette a condurre un tipo di vita molto stressante, dai ritmi serrati, in cui il tempo per la cura di sé stessi e del proprio corpo, il più delle volte, scarseggia in modo inesorabile.
Ecco, pertanto, che trovano grandissima diffusione altri metodi, altri trattamenti, non esattamente naturali e non propriamente economici, ma che, il più delle volte, richiedono quantità di tempo piuttosto basse. Ed il più delle volte, tali trattamenti, hanno natura medica, come ad esempio la liposuzione.
I rimedi comuni per dimagrire
Molte, ogni anno, sono le persone che, nella speranza di dimagrire e perdere peso, ricorrono alla liposuzione: la quale, però, è un trattamento di tipo medico piuttosto invasivo, e che, alle volte, dal momento in cui richiede un’operazione chirurgica piuttosto importante, può anche esporre a chi decide di sottoporvisi a dei pericoli. Motivo per il quale, laddove possibile, e se non in casi di necessità veramente stretta, sarebbe sempre meglio evitarla.
Ci si potrebbe chiedere, a questo punto, se non esistono anche dei trattamenti alternativi per dimagrire e per risolvere vari problemi di natura fisica ed estetica, oltre alla già citata liposuzione. Ed è proprio qui che corre in nostra aiuto la cavitazione medica, un rimedio molto meno invasivo e che, soprattutto non richiede per forza di cose di andare sotto i ferri, ed espone chi decide di sottoporvisi, pertanto, a meno rischi.

Pelle a buccia d’arancia
Ma come funziona esattamente la cavitazione medica? E quali sono, esattamente, i suoi effetti sul corpo? Anzitutto, è bene specificare che la cavitazione, più che per un dimagrimento vero e proprio, serve soprattutto per correggere e modificare alcuni problemi e difetti del corpo, dovuti magari ad un aumento di peso, a degli incidenti o ad alcuni disturbi: ad esempio le già citate e detestatissime cellulite o pelle con effetto a buccia d’arancia, i tessuti cicatriziali o quelli adiposi, e via dicendo.
La cavitazione medica permette, solitamente in un arco di tempo piuttosto breve, di correggere tali problemi, di rimuoverli ed al contempo di perdere anche della massa grassa, oltre che di rimodellare la pelle rimodellandola, tonificandola e rassodandola. Ma come funziona, esattamente, questa cavitazione medica?
Innanzitutto, vale la pena ricordare che esistono due tipi di cavitazione: quella medica, appunto, e quella estetica. Come si può facilmente presumere dal nome, quella medica deve essere effettuata, per l’appunto, da un medico, mentre quella estetica, che solitamente consiste in alcuni interventi mirati ad operare soprattutto sulla cute e sulla superficie della pelle, può essere fatta da un estetista.
Passando a delle spiegazioni un po’ più tecniche e dettagliate, bisogna specificare che, per quanto, effettivamente, la cavitazione medica non richieda un intervento chirurgico come lo intendiamo di solito, e per quanto, quindi, non sia particolarmente invasivo (lo è solamente in minima parte), richiede comunque l’utilizzo di alcune apparecchiature particolari, estremamente sofisticati ed appositamente realizzati per poter essere sfruttati per questi trattamenti. Si tratta di strumentazioni piuttosto singolari, che agiscono diffondendo delle onde ad ultrasuoni. Tali onde possono essere ad alta frequenza, come nel caso della cavitazione di tipo estetica, oppure di bassa frequenza, come nel caso, per l’appunto, della cavitazione medica.
Va poi specificato che, di per sé, la cavitazione medica non consiste in un solo trattamento, ma in più sedute che possono variare a seconda di quanto il tessuto adiposo da eliminare sia radicato, e quindi la quantità può cambiare da paziente a paziente. Generalmente, comunque, una cavitazione medica richiede da un minimo di sei o sette sedute, fino ad un massimo di dieci, per poter essere effettuata con successo.
Come funziona la cavitazione medica
Ad ogni seduta, il paziente che vi si sottopone viene, innanzitutto, invitato a rispettare alcune semplici pratiche: solitamente viene invitato a consumare una buona quantità di acqua, la quale, in qualche modo, favorisce le onde ad ultrasuoni a bassa frequenza, che riescono così a circolare ed a diffondersi in maniera più semplice e più fluida. E così, dopo aver subito un’anestesia di tipo locale (localizzata, com’è facile presumere, nella zona presso la quale si desidera intervenire), il paziente viene sottoposto ai macchinari già citati, i quali danno il via ad una serie di fenomeno che innescano una sorta di reazione a catena, aumentando la microcircolazione ed innescando vari fenomeni termini e meccanici.
Le adipociti, che sono quelle cellule che vanno a comporre i microtessuti adiposi, cicatriziali o della cellulite, oltre, naturalmente, a quelli sottocutanei (in particolare quelli del grasso che si trova sotto la pelle), vengono quindi aumentate momentaneamente di dimensione, ed all’interno di esse vengono fatte circolare delle vibrazioni che ne causano la disintegrazione. In seguito, tramite i pori della pelle iniziano quindi a fuoriuscire gli acidi grassi, aspirati prontamente grazie all’ausilio di alcune cannule di spessore ridottissimo, appositamente realizzate per questi tipi di interventi.

Cavitazione medica
Conclusa la seduta, la cui durata, generalmente, può variare da circa mezz’ora fino ad ottanta o novanta minuti (ma è piuttosto insolito), il paziente viene quindi invitato nuovamente ad ingerire una buona dose di acqua e di liquidi, dimodoché non rischi di andare in disidratazione, e gli viene consigliato di indossare una guaina comprensiva.
Naturalmente, pur se poc’anzi parlavamo di rischi ridottissimi, essi possono comunque sopraggiungere, soprattutto in alcuni particolari soggetti. La cavitazione medica, in tal senso, viene ad esempio sconsigliata soprattutto alle donne in stato di gravidanza, ai bambini di età più tenera, ed a persone che soffrono di alcune gravi patologie: coloro che hanno subito un qualche tipo di trapianto, che possiedano una protesi, che si stiano già curando per cancri o tumori, o che, in passato, abbiano avuto gravi problemi, come ictus o infarti, al cuore o ad altri organi.
In tal senso, ovviamente, prima di prendere una qualsiasi decisione in merito, varrebbe sempre la pena di consultarsi con il proprio medico curante, capace non solo di dare degli utili consigli per stabilire se vale la pena o meno intraprendere un trattamento come la cavitazione, ma anche di indicare da quale specialista in materia recarsi, poiché anche in questo settore esistono numerosi fantomatici esperti che in realtà poi, non possiedono i titoli e le competenze adatte per operare, e dai quali pertanto è fortemente sconsigliato andare.
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